Una nuova esigenza nella viticoltura
Negli ultimi anni, l’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica nell’ambito della viticoltura hanno fornito tecnologie sempre più all’avanguardia per lo svolgimento delle attività di monitoraggio e per la gestione sito-specifica in vigneto. DIGIVIT nasce in un contesto dove la diffusione dell’utilizzo dei droni nell’ambito dell’agricoltura di precisione, è in crescita costante, anche grazie all’alta flessibilità – e semplicità – di impiego, a costi operativi ridotti e ad una elevatissima risoluzione spaziale. Le mappe di vigore dei singoli appezzamenti di terreno risultanti dalle attività di monitoraggio da drone, sono quindi strumenti già proposti e conosciuti dai viticoltori. Tuttavia, gli indici e le informazioni contenute in queste mappe non sono ancora sfruttate in modo ottimale.
Il progetto DigiViT in Toscana
Il contesto vitivinicolo toscano ha eccellenti potenzialità produttive grazie alla variabilità del terreno e questo fattore si traduce in un’ampia eterogeneità interna a ciascun vigneto. Proprio per questa particolarità, il campionamento tradizionale diventa spesso oneroso in termini economici di tempo/uomo, con rischio di errore interpretativo molto alto se si considera la soggettività delle osservazioni in campo. Per tali motivi, il controllo della produzione dei vigneti e la necessità di avere informazioni rapide delle loro potenzialità produttive, sono oggi esigenze reali delle aziende vitivinicole, che non sono in grado di intervenire tempestivamente con interventi agronomici in campo e non riescono quindi a gestire in modo ottimale anche le fasi successive, come quella della vendemmia.
Sulla base delle premesse, il progetto DigiViT- Viticoltura Digitale in Toscana, si propone come obiettivo generale quello di fornire output di chiara e semplice interpretazione, utile alle aziende vitivinicole, divenendo uno strumento utilizzabile dalle aziende per la stima precoce delle produzioni e della qualità vitivinicola, intervenendo sulla previsione delle rese grazie all’analisi delle immagini ad altissima risoluzione, telerilevate da drone, in grado di rendere riconoscibili anche i singoli grappoli.
Le immagini ottenute dal drone sul campo, saranno successivamente elaborate con software che applicano algoritmi image processing in grado di riconoscere e individuare i grappoli nella vegetazione, contarli e dimensionarli – analisi quantitativa – e caratterizzarne al contempo il profilo cromatico – analisi qualitativa.
Tutte queste informazioni consentiranno di stabilire nelle diverse aree del vigneto, sia un’ipotesi di produzione in termini di kg/pianta e quindi quintali/ettari in funzione della variabilità presente, sia di valutare il grado di invaiatura per raccogliere indici necessari per la stima della maturità delle uve e quindi alla data ottimale di vendemmia.
Sigma in DigiViT:
Per il raggiungimento degli obiettivi operativi di progetto, sono state individuate e combinate tecnologie innovative proprie dell’agricoltura di precisione, come i sistemi a pilotaggio remoto. Sigma Ingegneria è infatti partner tecnologico in DigiViT, impegnato nella progettazione e sviluppo di due droni ottimizzati per il monitoraggio dei grappoli con precise caratteristiche:
- In fase sperimentale è stata utilizzata la piattaforma preesistente “Helyx-one”, un drone multirotore equipaggiato con sensori ottici ad alta risoluzione (camera multispettrale) in grado di caratterizzare, grazie a sofisticati sensori, la variabilità interna al vigneto e individuare zone indicative dove acquisire immagini visibili in alto dettaglio.
- Altamente innovativo è invece il secondo drone HELYX, progettato interamente da Sigma: un multirotore a 4 eliche con struttura monoscocca (con peso totale inferiore ai 500g) equipaggiato con camera RGB ad alta risoluzione e inclinabile. Per le sue caratteristiche Helyx è un drone considerato a soglia minima di rischio e cioè in categoria di rischio C1 secondo il nuovo Regolamento Europeo EASA.
Per entrambi i prototipi, l’elevata semplicità di utilizzo è garantita da sensori d’avanguardia per la gestione autonoma del volo e l’acquisizione delle immagini. Inoltre un software dedicato consentirà di estrapolare i dati produttivi (resa e maturità) in modo automatico.
Applicazioni
DigiViT intende soddisfare gli interessi più concreti delle aziende vitivinicole, avvicinandosi alle loro criticità operative, rappresentate dalla necessità di un metodo di monitoraggio rapido, accurato e oggettivo, proponendo soluzioni innovative per la stima e miglioramento dei processi produttivi, soprattutto in termini di tempi e costi.
L’output del sistema DigiViT consiste quindi nella realizzazione di mappe di prescrizione del terreno analizzato, relative alla resa e alla qualità delle uve, che saranno rese disponibili da uno strumento user-friendly, utilizzabile e compatibile con le piccole realtà produttive toscane.
DigiViT: i principali articoli sulle riviste di settore
Il Progetto DigiViT: droni per la stima delle rese e della maturità fenolica
Capofila del progetto
Istituto per la Bio-Economia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-IBE)
Partner
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Estremi di riferimento:
Bando: PSR 2014-2020 Reg. UE n. 1305/2013 -Bando relativo al Sostegno per l’attuazione dei Piani Strategici e la costituzione e gestione dei Gruppi Operativi (GO) del Partenariato Europeo per l’Innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura (PEI – AGRI) – Annualità 2017 – DIGI.VIT
decreto dirigenziale approvazione n. 17516 del 27/11/2017 e ss.mm.ii.
Investimento ammesso: –
finanziato dalle sottomisure 16.2 e 1.2 nell’ambito del bando PS-GO 2017 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana –
Sottomisura 16.2
Spesa ammessa indicata e prevista per la realizzazione degli interventi descritti nella domanda di aiuto:
euro 50.000,00;
Contributo ammesso a fronte della spesa di cui al punto precedente:
euro 45.000,00;
Soggetto erogante: Regione Toscana – ARTEA