C’è chi sostiene che il Metaverso non esista ancora e chi crede che faccia già parte delle nostre vite. La rete Internet nella quale ricerchiamo informazioni, acquistiamo, sviluppiamo le nostre relazioni sociali e ci promuoviamo, in effetti, rappresenta già un Universo parallelo dal quale entriamo e usciamo ogni giorno. Il Metaverso è semplicemente la naturale evoluzione di tutti gli ecosistemi digitali che oggi conosciamo.
Al centro di questa evoluzione, la realtà virtuale (VR) e aumentata (AR), la ricerca di esperienze sempre più reali e immersive con le quali interagire: un incontro tra lo spazio digitale e quello fisico. Come può questa tecnologia riguardare un’azienda di ingegneria come la nostra?
Metaverso: che cos’è.
Tutti ne parlano; affascinante e complesso, il concetto di Metaverso è racchiuso in una parola composta, formata da “meta”, che deriva dal greco e significa “oltre”, e la parte finale della parola uni-”verso”. L’utilizzo di questa espressione ha origine nel 1922 quando lo scrittore di fantascienza cyberpunk Neal Stephenson nell’ambito del suo romanzo Snow Crash, immagina e descrive un mondo virtuale realizzato dal protagonista hacker, al quale le persone accedono tramite dispositivi tecnologici, e dove possono, similmente a ciò che accade nel moderno Metaverso annunciato da Zuckerberg, realizzare ciò che vogliono in ambito lavorativo e personale.
Anche l’ingegneria tra i settori interessati dal Metaverso.
Quali sono i settori più interessati dalla rivoluzione tecnologica avviata da Metaverso? Tendenzialmente tutti. La prospettiva futura è lo sviluppo di molti Metaversi differenti, ognuno cucito con precisione sugli interessi e sul core business specifico della realtà che ne utilizzerà le potenzialità per la propria attività. Naturale pensare subito al mondo dell’ entertainment e del gaming, uno dei primi settori che ha fatto uso di sistemi di “separazione” dalla realtà per attrare pubblici sempre più curiosi di fare esperienze dematerializzate incredibili. Anche il settore culturale, della formazione e dell’istruzione, da poco supportati da device e applicazioni che simulano situazioni pratiche, come i laboratori, coglieranno questa occasione per far vivere esperienze forti e dirette, con scopo educativo. E ancora il mondo delle relazioni sociali e del marketing non resterà al di fuori di questa rivoluzione, con la realizzazione di veri e propri prodotti sociali, per testarli, verificarne la loro efficacia e venderli.
Nel mondo industriale queste tecnologie sono già ampiamente impiegate nella manifattura, e rappresentano un’opportunità importante per la spinta all’utilizzo della realtà virtuale e aumentata anche all’interno di fabbriche e aziende, per agevolare il lavoro e la sicurezza degli operatori.
Le nostre esperienze vicine al Metaverso
Se dati e informazioni sono la materia principale di cui si compone il Metaverso, la sfida più complessa è quella di organizzarli in una nuova struttura spazio-temporale, nella quale è possibile “fare esperienze”. E ancora, se l’obiettivo è quello di proporre soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate ad alcune esigenze di piccole e grandi realtà, è proprio qui che entrano in gioco alcuni dei nostri progetti più ambiziosi.
Nelle attività che svolgiamo nell’ ambito della Ricerca e dello Sviluppo, ci troviamo spesso di fronte alla necessità di poter interagire con specifici contesti e situazioni difficilmente raggiungibili, oppure ancora prima che queste si presentino. Tra i task principali quello di monitorare da remoto, addestrare, migliorare, attraverso esperienze molto fedeli a quelle che si realizzano nel contesto “reale“. Questo è possibile grazie allo sviluppo di applicazioni in grado di simulare la realtà, e all’utilizzo di tecnologie immersive che ci permettono di interagire con essa. Queste tecnologie, coinvolgono quasi totalmente i nostri sensi (vista, tatto, movimento, udito) attraverso caschi o visori VR e AR.
I progetti in Sigma che anticipano il Metaverso
Negli ultimi anni, sono sempre più numerosi quei progetti che ci vedono coinvolti come partner tecnologico, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative molto avanzate. Molti di questi vedono lo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale e l’uso di tecnologie indossabili in realtà virtuale come il visore VR, hardware centrale della rivoluzione che accompagnerà questa evoluzione verso il Metaverso: multipli livelli di dettaglio informativo e interfacce che incoraggiano all’esplorazione nonché all’ accesso a nuove forme di informazione contestualizzata.
Il più recente, ma ambizioso, MARMOREAL
MARMOREAL nasce come progetto sfidante e unico nel settore lapideo, insieme a Marmilame, azienda di Massa Carrara che produce lame di alta qualità per la segagione del marmo e del granito. Il progetto vede lo sviluppo di un ecosistema integrato per la generazione finale di un catalogo virtuale di blocchi, realizzabile attraverso l’acquisizione di immagini che consentono, grazie all’elaborazione software, la generazione di modelli tridimensionali. Questi sono poi raccolti e visualizzabili su una piattaforma digitale, o in realtà virtuale tramite visore VR, con la possibilità di interagirvi direttamente ed eseguire un vero e proprio collaudo digitale che va a sostituire l’ispezione fisica.
SENTINEL 2.0 per l’addestramento virtuale
La recente integrazione nell’ambito del progetto SENTINEL (sistema per il monitoraggio industriale) riguarda un applicativo per l’addestramento virtuale. Il progetto, già innovativo per l’utilizzo di un’ interfaccia in AR tramite caschetto HMD (Head Mounted Display) che permetteva di interagire direttamente con drone e carrello in modalità remota, è ora completato da questa nuova applicazione di training in VR, sviluppata da Dreamslab per Sigma Ingegneria. L’obiettivo è quello di simulare un ambiente di lavoro complesso, per effettuare attività di addestramento al personale addetto alla supervisione e alla gestione degli impianti e delle procedure di emergenza.
Helyx, il nostro drone FPV
Helyx è il nostro drone generato dall’l’implementazione di design generativo e di tecnologie di produzione additiva, determinando una forma unica, robusta ed efficiente dal punto di vista strutturale e aerodinamico. Si tratta di un drone FPV (First Person View), pilotabile anche attraverso un visore di realtà aumentata.
Helyx-One, evoluzione di Helyx-FPV, è un quadricottero il cui telaio è interamente realizzato per sinterizzazione 3D di materiale plastico, è inoltre adatto a numerosi scenari applicativi, dall’agricoltura di precisione al monitoraggio industriale.
BMI FOCUS e la piattaforma di neurostimolazione
Nell’ambito del progetto BMI Focus, grazie all’integrazione delle competenze dei partner coinvolti, è stato realizzato un sistema di realtà virtuale ed un sistema aptico indossabile dal soggetto, costituito da un dispositivo robotico per gli arti superiori (braccia e mani), capace di registrare il movimento del soggetto e di esercitarvi delle forze. In questo modo, tramite l’attuazione biomeccanica, è possibile rendere pienamente reale l’esperienza di simulazione (ad es. simulando in modo efficace gli effetti a livello muscolare e scheletrico della riduzione/assenza di gravità). Il sistema indossabile è combinato con un sistema di realtà virtuale immersiva in un sistema integrato di simulazione (SIS), in grado di variare le situazioni di simulazione in diversi scenari, con differenti livelli di difficoltà, introducendo imprevisti o problematiche, in modo da sottoporre gli operatori a stress acuto variabile, come avviene a piloti e astronauti.